Novembre è per molti di noi il mese più cupo dell’anno: la terra è spoglia, le temperature calano drasticamente, ci si sveglia con la nebbia, la mancanza di luce solare porta con sé malumore, soprattutto per chi soffre di meteoropatia; inoltre, questo mese è dedicato ai defunti, e assieme a questa ricorrenza riemergono le vecchie ferite, il senso di mancanza e di abbandono.
Dietro la sua austerità e il suo rigore, questo mese così severo nasconde un tipo di bellezza particolare che possiamo scorgere soltanto se entriamo in comunione con lui, se chiudiamo gli occhi e ci spogliamo dai ruoli, dalle maschere, dai pensieri inutili come fanno gli alberi con le loro foglie.
Quando un suggerimento fa la differenza
Che sia un pensiero, un link, un video, una lettura… fai la differenza... condividilo su Filosoficamente Parlando
La tua filosofia di vita
può essere uno spunto di riflessione per tanti, condividila.