Mi sento sempre di più un viandante, alla ricerca di notizie, inform–azioni che diano un’apertura mentale, in un periodo dove la globalizzazione sta dirottando le persone ad uno atteggiamento di isolamento. I social media invece di essere un mezzo per arrivare ad un obbiettivo “responsabile” sono diventati un contenitore di opinioni anche irresponsabili, che inquinano il pensiero e massificano gli atteggiamenti, spingendo le persone verso “pensieri uniformi” che non permettano il dubbio.
Sono sempre più convinto che il dubbio, o una diversità di pensiero che segua un’etica dialettica, possa aiutare a sviluppare idee e proposte propositive.
Ogni persona anche se non conosce la filosofia ‘accademica’ deve essere un buon filosofo per se stesso per affrontare la quotidianità della vita. Una vita saggiamente vissuta, senza la pretesa di ricercare una verità assoluta, è la priorità per ogni individuo che voglia lasciare una traccia nella realtà giornaliera.
La filosofia insegna l’amore per la sapienza, che come ogni altro amore, non potrebbe mai nascere ne’ da una assoluta pienezza, ne da una assoluta mancanza dato che il sapiente non va alla ricerca di ciò che già sa, ma è alla continua ricerca dei territori che non conosce. Siamo in un certo senso figli di Socrate, che affermava di non possedere la verità, ma solo una parte di essa.
Ogni individuo ha la possibilità di collegarsi, attraverso una immaginazione consapevole – o intuizione superiore – al mondo delle Idee e concretizzare per se ciò che ritiene utile per operare in modo etico nella propria realtà.
Con Filosoficamente Parlando vogliamo tracciare sentieri che possano essere percorsi in modo semplice e funzionale per imparare a cogliere la bellezza della propria mente libera dall’ego che sempre si nasconde nelle pieghe dei nostri pensieri. Riuscire ad individuarne la ‘forma’ egoica di pensiero e superare l’ostacolo che ci impedisce di cogliere la purezza del nostro agire, è il dialogo che dobbiamo instaurare con il nostro Essere Interiore per poter raggiungere l’obiettivo.
E’ risaputo che la mente, mente. Proprio per questa consapevolezza che abbiamo dell’azione della mente, una soluzione efficace per aggirare l’ostacolo di una ‘mente imbrogliona’ è:
concentrare la nostra attenzione al cuore, sentirne il battito e lasciarsi inspirare da un pensiero ‘gioioso’ che ci permetta di abbandonare l’atteggiamento egoico del momento o della situazione in cui siamo coinvolti, identificati, presi mentalmente;
- non identificarsi con la situazione anche ripetendo mentalmente frasi tipo: “io sto guardando la situazione come fossi davanti ad uno schermo”
- silenziare la mente ma sopratuttutto non reagire con una risposta “automatica” che, alla meglio, è sempre un giudizio o pregiudizio
- pensare in modo costruttivo cercando di entrare in empatia con la situazione o la persona che abbiamo difronte, senza perdersi d’animo ma sopratutto senza perdere la pazienza, che come dicevano le Rune Celtiche “il dono della pazienza è la pazienza stessa“
percorrendo giorno dopo giorno un pezzetto di strada consapevole nel cammino della vita.
Alessandro Cardi | Dialogando
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