Un viandante in cerca di felicità

Mi sento sempre più viandante alla ricerca di notizie, nozioni, che diano un’apertura mentale in un periodo dove la globalizzazione sta inconsciamente dirottando le persone ad un atteggiamento di isolamento.

I social e i mezzi di comunicazione, invece di essere un mezzo per arrivare ad un obiettivo, sta diventando un fine arido di contenuti che spingono le persone verso quisquilie di notizie frammentate senza poter esprimere al meglio le proprie idee con gli altri. Questo atteggiamento caotico è dato sopratutto da un disamoramento di noi stessi che ci porta ad una conformità “istituzionale” poichè il diverso fa paura. Se l’erba del vicino è sempre quella migliore, e tutto ci invita a desiderare questa fantomatica erba, il risultato sarà unicamente una popolazione in preda ad una insicurezza interiore da poterla manipolare a piacimento.

Aprire la propria biblioteca interiore è l’unico modo per mantenerci ancorati ad un centro di gravità permanente, l’Essere interiore, che giornalmente va alimentato per essere di supporto a noi stessi ed esempio per gli altri.

Bisogna diventare persone pensanti e non persone che cercano un parcheggio di pensiero altrui. La superficialità di questo periodo permette ad altri di occupare lo spazio che le persone lasciano incolto, controllandone pensieri e azioni. Questa “modernità” non è quella etimologicamente corretta, ma è un atteggiamento per appiattire e controllare il gregge.

La tua filosofia di vita
può essere uno spunto di riflessione per tanti, condividila.

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