Dalla Peste al Coronavirus: come le pandemie hanno cambiato la storia dell’uomo

di Milena Gabanelli e Luigi Offeddu

Prima del Covid-19, almeno altre 13 pandemie hanno infierito negli ultimi 3000 anni. Tutte o quasi generate da zoonosi, il salto di specie fra gli animali, selvatici o da allevamento, e l’uomo attraverso successive mutazioni genetiche dei virus. Polli, anatre, suini, topi, pulci, bovini, dromedari, zibetti e pipistrelli hanno fatto da conduttori, soprattutto in Asia, e in modo particolare in Cina dove hanno sempre vissuto a stretto contatto con l’uomo. Ma quando penetravano in un piccolo villaggio della foresta i virus o i batteri si estinguevano presto. Nelle città del Medioevo europeo, sporche e sovrappopolate, diventarono invece potenti assassini. E dall’epoca dell’urbanizzazione di massa e della globalizzazione, con gli allevamenti intensivi alle porte delle metropoli e i sempre più vasti mercati di animali vivi dentro le megalopoli cinesi, hanno fatto stragi mondiali: 500 milioni o un miliardo di vittime in totale nel corso dei secoli, secondo calcoli approssimativi.


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