Vi voglio segnalare questo articolo, non solamente per la partita, ma per ricordare un avvenimento che è andato oltre il discorso calcistico. E’ un modo per condividere la voglia che cè in tutti noi di recuperare “la memoria” in una società come la nostra che è liquida, in cui la difficoltà è riscoprire i valori genuini che sono già dentro di noi.
In un’Italia che vive sempre più di anniversari, data la scarsa offerta spirituale del presente, la semifinale dei Mondiali di calcio di Messico 1970 rappresenta un genere a sé.
Da almeno tre decenni si cercano e si trovano simbologie intorno a un match che sembra avere esaurito ogni possibilità di aneddotica e non sembra lontano il momento in cui saranno istituite cattedre universitarie dedicate all’episodio. Ma i passaggi principali ormai vengono replicati nelle interviste ai sopravvissuti come un aedo di 2600 anni fa somministrava al suo pubblico la milionesima versione appena modificata del duello fra Achille ed Ettore.
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