di DIONISIO TODESCHI – L’Arena 21/08/2018
C’ era una volta un calcio che pur essendo professionistico sembrava uno sport, fungeva un po’ da esempio ai giovani che lo praticavano. Io ho abbandonato gli stadi da molti anni proprio per il motivo che il calcio professionistico non lo ritengo più tale. A volte, preso dalla vecchia passione, apro il computer e attraverso alcuni siti sbircio qualche spezzone di partita. Sabato, parteggiando per la più debole sulla carta che era il Chievo, ho assistito ancora una volta ad una scena che mi ha convinto ancora una volta che non c’ è più lo sport.
Il portiere Sorrentino veniva travolto dalla foga di Ronaldo e rimaneva a terra apparentemente svenuto preoccupando i presenti in campo, compreso l’ arbitro che chiedeva l’ intervento immediato dei sanitari. Un giocatore della Juve, Chiellini, era talmente preoccupato che mostrava continuamente l’ orologio affinché non fosse perso tempo per l’ accaduto. Alla faccia della sportività dei nostri cosiddetti campioni.
La tua filosofia di vita
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