Stiamo senza dubbio affrontato un passaggio epocale, per l'accelerazione che la pandemia ha forzato e che ci ha visto rapidamente mettere in discussione la nostra socialità, essendo stata sempre fragile sopratutto nell'ultimo secolo, in quando aimè, il progresso ha aiutato ad accentuare quella solitudine 'sociale' che senza ombra di dubbio è l'epidemia più grave di quella che respiriamo. Una solitudine data dal fatto che abbiamo sostituito la comunicazione personale con quella virtuale, scordandoci che quest'ultima era in funzione della prima e non viceversa.
La solitudine sociale è altamente pericolosa, mentre il silenzio interiore è quello che dobbiamo ricercare per poter riscoprire noi stessi, accettare le debolezze, rendersi consapevoli anche dei nostri limiti e valorizzare le nostre virtù di cui spesso non ci rendiamo conto.
Alessandro Cardi |